Assaporo le cose belle della vita

Il mio percorso in programma è iniziato in accoglienza dove vi sono rimasto per circa cinque mesi.
Da quando avevo iniziato a pensare con i miei genitori ad un possibile programma in comunità, erano già passati diversi mesi ed io continuavo a non volerne sapere niente, fino a che un giorno sono andato a fare il primo colloquio.
Andai a quel colloquio solo per far contenti i miei familiari, infatti l’idea comunità si perse non appena uscito dal colloquio… Ero nella posizione in cui non mi fidavo di nessuno, della mia famiglia, del S.E.R.T. e tanto meno di me stesso. Nei miei pochi momenti di riflessione e lucidità, riuscivo a rendermi conto della situazione in cui mi trovavo, continuando però a sperare che qualcosa cambiasse, continuavo a sperare perché il solo pensiero di metterci mano mi spaventava.

La strada verso casa. Venticinque passi, tre percorsi, un cammino

Sabato 10 ottobre si svolgerà l’inaugurazione della mostra per il 25° anniversario della fondazione di Oikos!

Quest’anno l’Associazione compie venticinque anni di attività e di servizi per il territorio, per tale ragione stiamo preparando varie iniziative per celebrare questo importante traguardo.
Il primo appuntamento è proprio la mostra dal titolo “La strada verso casa. Venticinque passi, tre percorsi, un cammino” che sarà inaugurata appunto sabato 10 ottobre alle ore 17.30 presso la Chiesa di San Nicolò a Jesi (Corso Matteotti): insieme alla direzione artistica dello studio Tonidigrigio, l’allestimento di Simone Alessandrini e il progetto fotografico di Whishot Lab, potremo offrire ai visitatori un vero e proprio contatto diretto con la realtà di Oikos, un percorso all’interno delle tappe di questo cammino di venticinque anni di attività e di storia, e uno sguardo all’esperienza diretta dei giovani ospiti delle nostre strutture.

Ora affronto il dolore senza andare a farmi

Mi sembra ieri di essere entrato in accoglienza, ma invece eccomi qua a scrivere la relazione di fine programma; pensavo fosse stato più semplice ed invece è molto faticoso, sono pieno di emozioni che nella vita di tutti i giorni non mi fermo più a sentire.
Comunque la mia tossicodipendenza non è stata semplice e forse questo è uno dei motivi che mi ha spinto a chiedere aiuto, ma la motivazione iniziale più forte è stata la mia famiglia, non riuscivo più a vedere mia madre, mio padre e mio fratello soffrire in quel modo e quindi mi sono detto, ci provo.